Relazioni con il territorio

Il territorio in cui vive la Nostra Università è costituito da eccellenze con grandi competenze sia nell’ambito sociale che in quello economico, pertanto il ruolo dell’Ateneo è principalmente quello di partecipare attivamente ad una generale valorizzazione di queste eccellenze. Nello stesso tempo una contaminazione reciproca permette la nascita di nuove idee e nuove best practices che sono di stimolo per una crescita del territorio e con sicure ricadute sul miglioramento della qualità delle nostre attività didattiche e scientifiche. In questo ambito costituiranno elementi essenziali la partecipazione e l’organizzazione di eventi finalizzati a valorizzare l’incontro, la promozione di iniziative culturali nel territorio, il potenziamento del ruolo di servizio della nostra missione di ricerca verso le attività sociali ed economiche. L’altro vettore intrinseco della nostra missione è il generale concetto del trasferimento tecnologico che affonda le sue radici nella didattica e nella ricerca di qualità e che costituisce il reale motore delle azioni sopra descritte.

Rispetto ai responsabili del Governo del territorio, l’Università si porrà come interlocutore corresponsabile della crescita della Nostra Regione, delle sue attività economiche e dei suoi servizi di interesse sociale, come quello socio-sanitario e quello ambientale. Sarà quindi sempre accolta favorevolmente la possibilità di confronto e dialogo, con un approccio costruttivo, rispettoso dei ruoli, ma consapevole del grande valore che il territorio ha per Noi e di quello altrettanto essenziale che la nostra attività ha per le Marche.

Si potenzieranno quindi le azioni sinergiche tra il Nostro programma Univpm2020 e il programma Marche 2020 proposto come motore di sviluppo della Regione per la futura programmazione regionale generale e settoriale. In quest’ottica le priorità del prossimo Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR 2014-2020) [6] risultano molto chiare e concentrate sulla ricerca e l’innovazione, su specifiche smart specialization, sulle piccole e medie imprese e sull’attenuazione del cambiamento climatico: tematiche a cui è riservato l’80% delle risorse. Attività tutte che trovano nel programma Univpm2020 la loro valorizzazione e che quindi potranno apportare sinergici contributi al prossimo FESR delle Marche.

Con la Regione sarà poi necessario riaprire il tavolo di trattative per garantire un proficuo avvenire alle Scuole di Specializzazione della Facoltà di Medicina e Chirurgia, vero fulcro della formazione di specialisti nel settore medico e quindi, di fondamentale importanza per un servizio sanitario di eccellenza. Nello stesso tavolo si dovranno pianificare tutte le necessarie convenzioni per equiparare realmente le retribuzioni dei giovani ricercatori medici a quelli dei loro colleghi inquadrati come ospedalieri, per cancellare una situazione molto avvilente venutasi a creare con la recente riforma universitaria. Azioni che si dovranno tutte armonizzare nel piano sanitario regionale dove l’Università dovrà continuare a svolgere il suo fondamentale ruolo, anche potenziando il suo intervento.

Da un punto di vista organizzativo si consoliderà la positiva esperienza dell’Ufficio di Trasferimento Tecnologico dell’Ateneo, valorizzando ulteriormente la sua autonomia e dinamicità e ampliandone l’efficacia verso tutte le strutture di ricerca dell’Ateneo.

Un’iniziativa che si dovrà ulteriormente incentivare è il conferimento di borse di studio di dottorato e di assegni di ricerca direttamente da aziende operanti nel territorio. Questo strumento nel passato ha permesso un incontro proficuo tra il mondo delle imprese e l’Università con ricadute significative da entrambi i lati, frutto del lavoro sinergico svolto. Questo ha consentito l’apertura di tematiche di ricerca all’Università proposte dal mondo delle imprese e la valorizzazione delle competenze e capacità dei nostri Dottori di Ricerca presso le aziende.

Infine con le altre Università della Regione si valuterà caso per caso i progetti da condividere in un’ottica di armonizzazione e valorizzazione delle buone pratiche, che tenga anche conto delle nostre capacità organizzative-gestionali, del percorso virtuoso finora compiuto da un punto di vista finanziario per un bilancio solido e delle nostre specificità e dimensioni (non va dimenticato che abbiamo più del 33% degli studenti universitari delle Marche).

“Una Università nel territorio, una corresponsabilità per la crescita”

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