Placement

Potenziamento delle attività di orientamento e placement come forme di accompagnamento attivo al percorso formativo dello studente. L’occupabilità dei nostri studenti rientra tra i parametri di assegnazione dei fondi di funzionamento ordinario.

Nei recenti adeguamenti normativi le Università sono un nuovo soggetto del mercato del lavoro che svolge attraverso le attività di placement e di orientamento una funzione di collegamento tra il territorio e il mondo accademico [5]. Si dovranno ulteriormente incentivare le attività di stage, tirocini e internship, per avvicinare il mondo del lavoro ai percorsi formativi, così come azioni di incontro tra gli studenti e le aziende (career day, job meeting, servizi strutturati di banche dati, attività di orientamento professionale concretizzati in colloqui formativi, assistenza alla redazione del curriculum, seminari o workshop tematici, …) ed interagire con gli altri soggetti che si occupano nel territorio delle tematiche di placement. Queste azioni dovranno anche essere coniugate per i tre livelli di uscita dall’Università. Le azioni di placement dovranno in ogni caso iniziare già nei primi anni di entrata all’Università per accompagnare gli studenti fino all’uscita, evitando così di svolgere solo il ruolo d’intermediazione tra Università e mercato del lavoro.

L’Università potrà inoltre contribuire direttamente all’occupazione incrementando ulteriormente le iniziative di trasferimento tecnologico migliorando la conoscenza e l’interazione fra studenti e mondo imprenditoriale, la cultura brevettuale e la creazione di start-up valorizzando le possibili ricadute delle attività di ricerca svolte dai nostri dottorandi e più in generale dalle attività di studio e approfondimento dei nostri studenti.

Inoltre si dovrà favorire la costituzione di associazione tra i laureati per la valorizzazione delle professionalità prodotte dall’Ateneo. Si dovranno incrementare le connessioni con i nostri laureati valorizzando il loro ruolo nella società attraverso la creazione di un network di Alumni di Univpm, utilizzando per questo le più moderne tecnologie come i social networks. Come spesso accade, sono gli stessi laureati che spesso contribuiscono al finanziamento o al potenziamento di specifiche attività di ricerca e sviluppo dell’Università in cui hanno studiato.

In questo ambito rientra anche il potenziamento delle politiche di Ateneo tese ad aumentare la web reputation dei nostri dipartimenti e dei nostri corsi. In particolare lavoreremo al fine di migliorare la nostra attrattività nel mondo del web sia attraverso metodi di monitoraggio legati al posizionamento sui motori di ricerca, sia nel mondo social con attenzione ai moderni canali partecipativi della ricerca (es. ResearchGate) ed ai canali classici, già avviati nella nostra università, da potenziare e monitorare. La valutazione e l’incremento della web reputation della nostra università passerà anche attraverso i blog degli studenti, i wiki già presenti on line e legati ai nostri corsi, i portali web non ufficiali nati negli anni: tutto sarà finalizzato ad instaurare una conversazione continua e proficua sia verso il mondo dei fruitori della nostra offerta didattica, sia verso il territorio, che verso il mondo della ricerca internazionale.

“L’occupabilità dei nostri laureati misura la nostra qualità

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