Il modello organizzativo

Per il raggiungimento degli obiettivi di Univpm2020 si intende mettere in campo una squadra i cui componenti verranno scelti per competenza, capacità, propensione a lavorare in gruppo, disponibilità all’ascolto e inclusione di idee innovative unite alla capacità di valorizzazione del ruolo pubblico dell’Università.  I componenti del gruppo avranno deleghe effettive, e potranno avvalersi per il loro operato da specifiche commissioni rappresentative per aree e per ruoli, in una logica di squadra (è importante che in queste commissioni siano portate le visioni e le istanze di tutto il corpo docente, dagli ordinari ai ricercatori, e di tutte le strutture di ricerca dell’Ateneo). Le diverse commissioni dovranno essere orientate a indicare problemi e proporre soluzioni, da discutere negli appositi organi accademici.

In quest’ottica ho da subito individuato nel professor Gian Luca Gregori un componente importante di questa squadra per le sue capacità e competenze su aspetti gestionali che si integrano perfettamente con la mia figura e con il progetto comune Univpm2020. Queste capacità, unite alla profonda stima che ho come collega e amico, mi hanno portato a chiedergli di contribuire allo sviluppo del progetto nella funzione di Pro Rettore vicario.

Per ognuna delle seguenti funzioni si prevede di coinvolgere colleghi con deleghe piene e rappresentative. Vista l’importanza dei ruoli individuati per il raggiungimento delle strategie del progetto Univpm 2020 si ritiene opportuno, una volta eletto alla funzione di Rettore, indicare i possibili incaricati con l’obiettivo di allargare il coinvolgimento a tutte le strutture e aree di Ateneo e valorizzare tutti i talenti presenti. Le deleghe previste sono di seguito elencate.

  • Orientamento, diritto allo studio e tutela della disabilità
  • Placement e analisi socio-economica dei fabbisogni di conoscenze (coadiuvato da una commissione)
  • Responsabile Ancona “Città Universitaria”
  • Ricerca Scientifica (coadiuvato da una commissione)
  • Relazioni Internazionali (coadiuvato da una commissione)
  • Valorizzazione Ricercatori (coadiuvato da una commissione)
  • Trasferimento tecnologico ILO (Industrial Liaison Office)
  • Relazioni con il Territorio (coadiuvato da una commissione)
  • Fund raising
  • Relazioni con il Sistema Sanitario (coadiuvato da una commissione)
  • Efficacia organizzativa e controllo di gestione
  • Edilizia, manutenzione e sicurezza
  • Digitalizzazione (coadiuvato da una commissione)
  • E-learning e Life Long Learning
  • Sistema Qualità dell’Ateneo (coadiuvato da una commissione)
  • Comunicazione istituzionale e sui “prodotti” universitari.

Per le commissioni si prevede una rappresentanza di area e di ruolo.

Per valorizzare le attività svolte dai Delegati si instaurerà una prassi di consultazione periodica e  aperta sull’attuazione dei programmi in relazione alle specifiche deleghe assegnate. Il lavorare in squadra permetterà un costante confronto di idee e consentirà di mettere a sistema le capacità e le sensibilità di molti, sicuramente utili, per il raggiungimento degli obiettivi di Univpm 2020. In questo modo al Rettore restano le funzione di indirizzo politico e strategico dell’Ateneo e di affermazione e sostegno dell’identità e dell’importanza della Nostra Università presso i soggetti politici ed amministrativi nazionali (MIUR, Ministeri della Salute, dello Sviluppo Economico, dell’Ambiente, delle Politiche Agricole, per i Beni e le Attività Culturali, CRUI, … ) e locali (Regione Marche, Comune di Ancona, …), gli organismi nazionali ed internazionali, così con il mondo produttivo-economico, le realtà socio-sanitarie, gli ambiti ambientali-territoriali e le entità culturali.

Si prevederà anche una struttura di rapida consultazione con i responsabili delle aree dell’Ateneo per un efficace e costante  confronto sulle principale tematiche dell’Ateneo.

La condivisione delle attività in una squadra permetterà il raggiungimento degli obiettivi posti e ne faciliterà l’integrazione con altri che si dovessero individuare durante lo sviluppo del progetto. L’individuazione delle precedenti funzioni e deleghe sono finalizzate al raggiungimento degli obiettivi posti dalle linee programmatiche precedentemente esposte, a cui si sono aggiunte le necessarie deleghe per il Comitato Impianti Sportivi e del Sistema Qualità. Si è anche aggiunta una delega per la Comunicazione per valorizzare i risultati del nostro Ateneo. Un esempio tra i tanti, di come migliorare la comunicazione: molto spesso i risultati dei nostri colleghi di medicina vengono presentati come azioni del servizio sanitario locale mentre sono frutto dell’eccellenza prodotta presso i dipartimenti e le cliniche universitarie. La Comunicazione dovrebbe valorizzare anche questi aspetti.

La Comunicazione deve puntare alla valorizzazione della ricerca e della qualità della didattica sia verso l’esterno che verso l’interno. Verso l’esterno si dovranno soprattutto evidenziare i rapporti di collaborazione internazionale che puntino alla valorizzazione della ricerca. A questo si dovrà affiancare la valorizzazione di tutte le collaborazioni in atto con le realtà economico-produttive, socio-sanitarie, ambientali e culturali. Per la comunicazione verso l’interno si favoriranno piattaforme collaborative e più in generale soluzioni web 2.0. Nell’ambito dei moderni canali di comunicazione del web partecipativo si dovranno incentivare l’uso di tali strumenti per garantire capacità di dialogo e promozione della ricerca attraverso i nascenti canali social della ricerca.

La Commissione per la Valorizzazione dei Ricercatori, tra i tanti aspetti che dovrà affrontare, vi sarà anche quello di contribuire alla programmazione del medio periodo, tenendo conto della contemporanea presenza di ricercatori a tempo indeterminato e ricercatori a tempo determinato, recentemente introdotti dalla legge 240/2010.

La Commissione delle Relazioni Internazionali si dovrà anche interessare di come potenziare l’azione della ripartizione per le relazioni internazionali, favorendo il sostegno e il coordinamento di tali attività nei Dipartimenti, che sono le strutture primarie interessate all’internazionalizzazione.

La scelta imposta dalle recenti normative di legge, fortemente orientate ad una organizzazione accentrata e verticistica, di adottare una contabilità centrale per il bilancio unico di ateneo, non dovrà rallentare le azioni dei Dipartimenti e neppure ridurne le funzioni, si dovranno pertanto cercare tutte le soluzioni per evitare questi scenari, anche ricorrendo, ove possibile, a procedure digitali semplici ed affidabili. Per l’importanza di tale aspetto si è ritenuto utile pensare ad una specifica delega di Controllo di gestione ed efficienza amministrativa.

Il raggiungimento degli obiettivi posti richiederà necessariamente di proporre criteri di allocazione delle risorse economiche e di individuare nuovi contributi di finanziamento nell’ottica di una attenta Gestione del Bilancio Economico di UNIVPM. Per questi aspetti si prevede di agire lungo le seguenti linee:

  • Migliorare gli specifici parametri per aumentare il “tiraggio” alle quote di premialità previste dalla nuova normativa per la determinazione dei Fondi di Funzionamento Ordinario (FFO);
  • Armonizzare le spese, razionalizzando i contributi, per ridurre gli sprechi (contenere i costi di gestione e sicurezza con la condivisione delle attrezzature, ridurre i costi energetici, …);
  • Attivare tutte le componenti dell’Ateneo nella partecipazione ai bandi europei e nazionali (PRIN, FIRB, Ministeri Salute, Sviluppo Economico, Ambiente, Politiche Agricole, …, Cluster, Smart Cities, …) e regionali (FESR, Convenzioni e contratti di ricerca, …);
  • Attivazione di un servizio di “Fund Raising” con una task force integrata con la ripartizione ricerca, per fornire a gruppi di ricercatori un supporto efficiente per le necessarie azioni di: lobbying presso l’ente finanziatore, all’identificazione del bando, preparazione del progetto e negoziazione .

Alcune delle linee programmatiche in precedenza presentate sono state introdotte per  l’attuazione di queste azioni. Ad esempio, l’occupabilità dei nostri studenti rientra tra i parametri di premialità per l’assegnazione dei fondi di funzionamento ordinario, così come la dispersione negli studi e il numero di studenti fuori corso, da qui la necessità di potenziare le azioni di orientamento e placement.

Il modello organizzativo prevederà comunque azioni di adattamento nel medio e lungo termine in funzione alle performance raggiunte.

Nel programma Univpm 2020 si sono evidenziati gli aspetti più qualificanti sui quali si prevede di intervenire con determinazione ed efficacia, ma ovviamente alcuni sono rimasti fuori, come ad esempio la manutenzione delle strutture e gli adeguamenti normativi, sempre necessari anche per evitare o contenere gli effetti degli eventi recentemente presentatisi alla facoltà di Medicina e Chirurgia. Mantenere alti i livelli di sicurezza è di fondamentale importanza per l’Ateneo e lungo questa direzione si dovrà andare con formazione specifica e con l’avvio delle procedure per certificazione OHSAS (Occupational Health and Safety Assessment Series) [9].

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